Non c’è partenza esente da imprevisti. In seguito ad un ricovero presso strutture ospedaliere straniere è solitamente richiesto un rimpatrio sanitario privato, a prescindere di quale sia il luogo del soggiorno e dai km di distanza dalla destinazione. Ma come funziona un rimpatrio sanitario durante un viaggio?
Un servizio di rimpatrio sanitario privato è solitamente richiesto dagli italiani che si recano all’Estero e per una serie di sfortunati eventi restano vittime di incidenti o malattie, si tratta di un’ipotesi scongiurabile ma frequente.
L’infortunio e la malattia sono eventi inattesi, per questo motivo è opportuno conoscere e documentarsi, con anticipo, sulle modalità di soccorso sanitario dall’Estero verso l’Italia. Specie se si viaggia verso Stati a rischio, è importante garantirsi il rimpatrio sanitario che diventa importante, soprattutto nei casi in cui il viaggiatore malato, o impossibilitato a provvedere al rientro presso la propria dimora, deve per forza rimpatriare o essere trasferito in altro Stato (o presso strutture nazionali adeguate) a bordo di un mezzo di soccorso o di trasporto privato o attraverso eliambulanza o volo sanitario tramite aerei di linea.
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Al rimpatrio per malattia, infortunio o decesso come avviene?
Il trasferimento dall’Estero verso l’Italia può avvenire attraverso aereo di linea o privato, Può includere alcuni servizi aggiuntivi; come accompagnatori e attrezzature per il monitoraggio delle funzioni vitali e personale medico specializzato. Talvolta, il paziente è in grado di viaggiare su voli sanitari che avvengono attraverso piccoli aerei che includono le stesse dotazioni delle ambulanze, assicurando il trasporto in condizioni di sicurezza.
Rimpatrio Sanitario in caso di Decesso
Si tratta di una procedura più complessa a causa di diversi aspetti legali e burocratici. Attualmente non esiste una specifica legge che disciplina il rimpatrio internazionale dei defunti, si fa riferimento in primis alla Convenzione di Berlino del 1937, riguardante il trasporto dei cadaveri, valida solo per i Paesi aderenti (Italia, Germania, Austria, Belgio, Danimarca, Olanda, Francia, Svizzera, Portogallo, Romania, Repubblica Ceca, Slovacchia, Turchia, Egitto, Repubblica Democratica del Congo, Cile e Messico).
La procedura del rimpatrio sanitario dopo l’avvenuto decesso prevede:
- l’accertamento della causa della morte, sarà un medico locale a provvedere alla relativa certificazione
- la registrazione dell’evento nei registri dell’Ambasciata competente
- il trasferimento attraverso un mezzo di trasporto sanitario privato come aereo di linea.